
Tirrenia Camp 2.0
“Mi offrono un
Incarico di responsabilità non so cos'è il coraggio se prendere
E mollare tutto se scegliere la fuga od affrontare questa realtà
Difficile da interpretare ma bella da esplorare provare a
Immaginare cosa sarò quando avrò attraversato il mare portato
Questo carico importante a destinazione dove sarò al riparo
Dal prossimo monsone mi offrono un incarico di responsabilità
Domani andrò giù al porto e gli dirò che sono pronto a partire
Getterò I bagagli in mare studierò le carte e aspetterò di
Sapere per dove si parte quando si parte e quando passerà il
Monsone dirò levate l'ancora diritta avanti tutta questa è la
Rotta questa è la direzione questa è la decisione”
“La linea d’ombra”
Jovanotti .
Si parte: Tirrenia Camp 2019
Non è facile riuscire a sintetizzare il percorso interiore che spinge un istruttore a intraprendere un Camp basato sulla "crescita professionale” durante il quale, attraverso una continua formazione e come in un lungo viaggio, l'accettazione delle intemperie a qualsiasi costo, ne fa accettare i continui sacrifici come forma di cancellazione degli "Spettri" dello stress maturato.
Quando scatta quella molla interiore che ci impone di intraprendere quest’ esperienza è necessario predisporsi a vivere il Camp non da "utenti" ma da protagonisti e, in quanto tali, predisporsi a percepire il nuovo inedito racconto che passo dopo passo riusciremo in forma energica ad estrarre dalla nostra interiorità, attribuendogli un significato intenso.
Il primo passo per noi Master Instructor è proprio quello di riuscire ad emozionarvi, emozionandoci in prima persona e trasmettendo quello che sentiamo.
Non saremo solo coach dunque, ma anche e soprattutto, veri e propri motivatori per condurvi a realizzare la resilienza, ossia la capacità di persistere e far durare la motivazione nel tempo che diverrà poi garanzia di continuità per il raggiungimento di obiettivi sempre più ambiziosi dal punto di vista personale e professionale, attraverso un processo di formazione e miglioramento continuo.
La strada che si percorre è un labirinto che crea scoramento e stanchezza ma il cui sbocco, tutto interiore, è talvolta ricco di scoperte e arricchito da una sensazione crescente e dall'esultanza di avere rovesciato la prova a proprio favore.
Spesso il camp è un passaggio attraverso la sofferenza, il sudore e la voglia di mollare che però, alla fine, portano lentamente a riconciliarsi con il mondo.
Nello smarrimento, la possibilità dell’istruttore è quella di continuare a fare corpo con la propria esistenza e di mantenere un contatto fisico con le cose.
E’obbligatorio per noi essere veri per risultare persuasivi e convincenti.
Provate a resettare i vostri programmi.
Ripercorrete la strada fatta fino ad oggi, i primi passi in palestra, nella sala Spinning®, la vostra prima ride, i sogni che vi hanno spinto ad intraprendere questa professione, le emozioni che avete vissuto e la soddisfazione di applicare quanto studiato durante i corsi di formazione durante allenamenti dei vostri primi clienti, l’entusiasmo nel pronunciare: “sono uno Spinning® Instructor” e anche l’umiltà, la passione, la determinazione, il sudore, i successi, le delusioni che vi hanno fatto crescere, le strette di mano, i sorrisi e i complimenti fatti e ricevuti.
La nostra professionalità è frutto della nostra preparazione, dell’esperienza quotidiana dell’aggiornamento ma se leggendo queste righe siamo riusciti a provare una nuova inconsueta emozione per quello che facciamo, saremo degli Spinning®instructor speciali perché quello che dimostreremo con i fatti, e diremo a parole, sarà sottolineato da una luce diversa nei nostri occhi.
Al prossimo viaggio.
Al prossimo camp!
Master instructor Spinning® program
Carmelo Di Giacomo