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Il mixer parte III

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Il mixer parte III

Il Mixer

Parte III – Regolazioni

In questa terza e ultima parte del nostro viaggio vedremo come utilizzare correttamente le regolazioni disponibili sui canali del mixer per ottenere la migliore qualità sonora disponibile e come utilizzarle al meglio per risolvere eventuali problemi come, ad esempio, i fastidiosi effetti di rientro del segnale.

Regolazioni

Prima di procedere occorre spendere alcune parole per descrivere alcune caratteristiche dell’impianto audio in quanto sono determinanti per utilizzare correttamente le regolazioni del mixer.

Le casse audio, nella configurazione più semplice, sono ditate di due altoparlanti:

  • Tweeter, per la riproduzione delle alte frequenze
  • Woofer, per la riproduzione delle basse frequenze.

La potenza globale dell’impianto audio è ripartita fra alte e basse frequenze ed è determinata dalle dimensioni degli altoparlanti. Un woofer di dimensioni ridotte (ad esempio 8 pollici) sarà quindi meno potente di un woofer di dimensioni maggiori (ad esempio 12 pollici) e conseguentemente anche le basse frequenze saranno meno enfatizzate. Stesso discorso vele per i tweeter.

Per impianti di grosse dimensioni si utilizzano apposite casse per le basse frequenze, i cosiddetti sub-woofer, che sono dotati di woofer di grandi dimensioni che offrono suoni decisamente profondi. Il tutto ovviamente determina la potenza globale dell’impianto e il volume sonoro da esso sostenibile.

Tenendo presente quanto detto, vediamo come procedere con la regolazione dei controlli del mixer.

Lo specchietto seguente riassume descrizione dei vari parametri disponibili e si riferisce alla figura pubblicata nell’articolo precedente, che potete visualizzare cliccando qui (Per Nicole, inserire link alla figura).

 

Gain

(Guadagno)

Permette di regolare la quantità di amplificazione del segnale collegato all’ingresso del mixer. La regolazione di questo parametro è molto importante perché se la quantità di gain è troppo alta il segnale in ingresso risulterà distorto. Spesso è presente un indicatore led che si illumina quando il segnale raggiunge un livello troppo alto (clip).

Panpot

Il Panpot permette di spostare il segnale a destra o a sinistra nel mix globale collocanodolo sulla cassa destra o sulla cassa sinistra. In posizione neutra (centrale) il segnale viene collocato al centro.

Equalizzatore

Consente la regolazione dell’equalizzazione delle basse (low), medie (mid) e alte (high) frequenze. Questi controlli sono molto importanti perché permettono di dare o togliere profondità a ciò che stiamo ascoltanto. Un’equalizzazione non corretta (ad esempio troppe frequenze alte o poche frequenze basse) influisce molto sulla resa finale.

Fx

Permette di aggiungere un effetto (interno od esterno) sul segnale come ad esempio un effetto di riverbero o un delay. Generalmente questo paramentro non è di importanza rilevante, almeno per quanto riguarda l’utilizzo in sala Spinning®.

Aux

Viene utilizzato per controllare il volume del canale su un’uscita ausiliaria mono del mixer. Viene utilizzato, ad esempio, per collegare una cassa aggiuntiva all’impianto audio in modo da avere un ritorno audio sul palco. Intervenendo sul potenzionmetro si aumenta il livello del volume del canale sulla cassa collegata.

Level

Consente di regolare il volume del canale nel mix globale che viene inviato all’uscita stereo principale del mixer.

 

 

 

 

Per ottenere il massimo dal nostro impianto audio si possono seguire alcune semplici procedure che permettono di evitare errori grossolani o rendere vane regolazioni di altri parametri. Dobbiamo prestare particolare attenzione al livello di gain e all’equalizzazione. Gli altri parametri si utilizzano in altri contesti come ad esempio la regolazione dei canali per l’amplificazione di voce e strumenti musicali per un concerto live.

Livello di Gain. Regolare con cura il livello di gain permette di evitare che il segnale risulti distorto anche a volumi bassi. Se il livello in ingresso al mixer è troppo alto a niente servirà tenere basso il volume del canale o del mix principale, quello che sentiremo sarà comunque un suono distorto e troppo saturo. Parallelamente, un livello di gain adeguato consente di sfruttare pienamente le potenzialità del nostro impianto audio ottimizzando la resa delle casse che abbiamo a disposizione.

Equalizzazione. Perdere un po’ di tempo a regolare l’equalizzazione consente di migliorare il suono globale prodotto nel mix, Questo vale sia per la qualità della musica che per l’efficacia della voce.

È importante tenere presente che l’uso dell’equalizzatore dipende anche dal tipo di impianto audio di cui disponiamo. Se utilizziamo un impianto di piccole dimensioni, quindi con casse piccole, difficilmente otterremo bassi profondi e dovremo quindi limitare le basse frequenze in modo che si adattino alla potenza delle nostre casse. Se invece utilizziamo un impianto audio potente (magari dotato di sub-woofer) potremo ottenere sicuramente suoni profondi. In questo caso, però, attenzione a non esagerare, il risultato potrebbe essere comunque eccessivo per l’orecchio di chi ascolta.

Per impostare l’equalizzazione la cosa migliore è riprodurre tracce mp3diverse fra loro (per genere, velocità, tipi di suono) in modo da testare la risposta dell’impianto a frequenze diverse.

Per quanto riguarda la voce il consiglio è di partire da una posizione neutra e provare a enfatizzare le frequenze alte e basse un poco alla volta ascoltando il risultato. Le frequenze medie, essendo maggiormente percepite dall’orecchio umano, sono molto importanti ma in genere non hanno bisogno di grandi regolazioni se non nel caso in cui siano particolarmente assenti.

Una volta regolati con cura questi due parametri possiamo partire con la lezione, avendo cura di intervenire sul volume quando se ne presenta la necessità.

Alcuni consigli

Chiudiamo questo percorso con alcuni consigli pratici per l’utilizzo “live” del mixer (durante la lezione) e per la risoluzione di alcuni tipici problemi. Il consiglio più generale è comunque quello di sperimentare, magari prendendosi un po’ di tempo fuori o prima della lezione, l’esperienza e il tempo sono, come sempre, i migliori alleati

Regolazione del volume e dell’equalizzazione: durante la lezione occorre prestare attenzione ad eventuali variazioni di volume e della profondità del suono ed eventualmente intervenire abbassando il livello oppure aumentando o diminuendo le alte o le basse frequenze. Questo perché non tutte le tracce suonano allo stesso modo, alcune sono più alte, altre più basse, alcune hanno più basse frequenze di altre.

Evitare distorsioni: se una traccia produce un suono distorto si può intervenire sull’equalizzazione, riducendo il volume delle alte/basse frequenze, oppure abbassando leggermente il livello di gain. In questo modo sarà possibile alzare il volume generale evitando che il suono risulti distorto

Rientri microfonici. Sono i classici “fischi” che si sentono quando si utilizza un microfono in prossimità delle casse. Il suono amplificato che esce dalle casse rientra nel microfono e si crea un loop che produce questo fastidioso effetto. Per eliminarlo si può intervenire in almeno due modi:

  • Abbassare il Gain: riduce la sensibilità del microfono. Per compensare si può aumentare un poco il livello del volume
  • Intervenire sull’equalizzazione: se il fischio è acuto possiamo intervenire abbassando le alte frequenze, se il fischio è più profondo si può intervenire in modo analogo sulle frequenze basse.

Sperimentare e divertirsi, questo è l’ultimo consiglio che ci sentiamo di dare.

 

Andrea Borrini

Informatico e musicista


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