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Il Mixer - parte I - Descrizione generale

Il Mixer - parte I - Descrizione generale

Il Mixer - parte I - Descrizione generale

Il Mixer

Il mixer è quell’oggetto pieno di potenziometri e controlli che è sempre presente nella sala Spinning® ed in qualunque luogo dove sia necessario collegare una fonte sonora ad un impianto di diffusione audio. Ma cosa è realmente un mixer? Quali sono le sue funzioni? Come si collegano i dispositivi audio? In che modo lavora un mixer e come è possibile controllarlo?                                 

In questo piccolo viaggio in due puntate di risponderemo al meglio a queste domande e cercheremo di capire come ottenere il massimo da questo importante ma spesso trascurato strumento di lavoro.

Parte 1 – Descrizione e funzioni

Tecnicamente il mixer è un dispositivo dotato di più ingressi che consente di miscelare fra loro diverse sorgenti audio in un’unica uscita stereo che viene poi inviata all’impianto di diffusione vero e proprio.

Le varie sorgenti collegate possono essere regolate individualmente utilizzando diversi controlli (volume, quantità di amplificazione, equalizzazione) prima di essere inviate all’uscita stereo.

Questo processo viene indicato in gergo con il termine mix. Questa prima definizione è la più generale che possiamo dare e già si porta dietro alcuni concetti e alcuni termini che, un passo per volta, cercheremo di spiegare.

Ingressi e Uscite

Ingressi audio

Un ingresso audio è una presa che permette  di convogliare  un segnale audio nel mixer. Consente, cioè, di collegare al mixer un dispositivo audio in modo da poter intervenire sul segnale utilizzando i vari controlli disponibili.

Gli ingressi sono fisicamente organizzati in canali in modo che ad ogni ingresso del mixer corrisponda un canale. Per ogni canale sono disponibili controlli indipendenti.

Uscita audio

Simmetricamente un’uscita audio è una presa che consente ad un segnale di uscire dal mixer per essere convogliato verso l’impianto di diffusione principale o verso diffusori ausiliari.

A differenza degli ingressi le uscite non sono propriamente organizzate in canali ma, piuttosto, dispongono di un controllo dedicato per la regolazione del livello del volume.

Stereo e Mono

Adesso che abbiamo capito la differenza fra ingressi ed uscite dobbiamo porre la nostra attenzione sui tipi di segnale che entrano ed escono dal mixer.                                                                   

Sappiamo che l’impianto di amplificazione, nella sua configurazione più semplice,  è composto da due casse, una a destra e una a sinistra, in modo da offrire un’immagine sonora che permetta di collocare nello spazio i vari strumenti che sono presenti in un brano musicale. Questo rispecchia quello che naturalmente percepiamo attraverso lo orecchie quando ascoltiamo i suoni dell’ambiente che ci circonda. Questo tipo di configurazione è comunemente conosciuta come stereofoniao, più semplicemente, stereo.

La distinzione fra stereo e mono può essere quindi formulata in questo modo:

  • Segnale mono - un singolo segnale su un unico canale del mixer.
  • Segnale stereo - due segnali diversi (destra e sinistra) su un unico canale del mixer.

In un mixer avremo quindi canali stereo e canali mono a seconda del tipo di segnale che andremo a gestire.

Un canale mono avrà un unico ingresso mentre un canale stereo ne avrà due, uno per il canale destro e uno per il canale sinistro. Un piccolo riferimento alla pratica ci può aiutare a capire meglio. Solitamente, per una lezione di Spinning®, abbiamo bisogno di collegare ad un mixer due oggetti, il microfono e il riproduttore mp3. Quest’ultimo può essere indifferentemente uno smartphone, un tablet o un pc o un qualsiasi altro supporto di riproduzione di audio digitale.

Tenendo presente quanto abbiamo detto su stereo e mono avremo quindi quanto segue

  • Microfono: segnale mono, lo stesso segnale viene inviato alla cassa di destra e alla cassa di sinistra. La voce viene riprodotta identica su entrambi i canali.
  • Riproduttore mp3: segnale stereo. All’interno di un brano ci saranno suoni collocati più a destra o più a sinistra e per questo motivo quello che si sente nella cassa di destra sarà diverso da quello che si sente nella cassa sinistra. Questo diversità arricchisce notevolmente l’ampiezza del fronte sonoro in chi ascolta.

Nella figura è illustrato un mixer di piccole dimensioni in cui sono evidenziati i canali, gli ingressi e le uscite, stereo e  mono. Mixer di questo tipo sono oggi molto diffusi e sono utilizzati per piccole istallazioni in quanto molto pratici e funzionali.

Osservando la figura ci possiamo accorgere che gli ingressi e le connessioni non sono tutte uguali, questo perché i segnali dei dispositivi audio, a livello elettrico,  sono di tipo diverso e per questo devono essere gestiti in maniera diversa. Senza scendere nei dettagli tecnici possiamo ridurre a tre i tipi di connettori comunemente utilizzati nelle applicazioni audio:

  • Connettori XLR: Sono costituiti da una presa a tre poli maschio/femmina e permettono di trasportare un segnale per una lunga distanza senza perdita di qualità (segnale bilanciato). Sono utilizzati per collegare i microfoni.

  • Connettori Jack: connettore elettrico che consente di trasportare un segnale audio in bassissima tensione. È costituito da uno spinotto con uno o due contatti a seconda che si mono (un solo contatto) o stereo (due contatti). È disponibile in due formati, standard (6.3mm) e mini (3,5 mm). Il formato standard è utilizzato per la connessione di strumenti musicali come tastiere elettroniche o chitarre elettriche mentre il formato mini è largamente utilizzato nella configurazione stereo per collegare cuffie, smartphone, lettori mp3 e schede audio. Gli ingressi Jack dei mixer, detti anche ingressi line (di linea) sono del tipo standard (6.3 mm)

  • Connettori RCA: Il connettore RCA, è anch’esso un tipo di connettore usato per trasportare segnali audio (ma anche video) in bassissima tensione. Solitamente si utilizza per collegare un dispositivo dotato di presa mini-jack stereo ad un impianto di amplificazione

 

La prima parte del nostro piccolo viaggio nel mondo dei mixer audio finisce qui.

Nel prossimo articolo vedremo come effettuare i collegamenti e impareremo ad orientarci meglio fra i tipi di cavo da utilizzare e gli eventuali adattatori necessari. Vedremo inoltre come utilizzare correttamente le regolazioni disponibili sui canali del mixer per ottenere la migliore qualità sonora disponibile  e come sfruttarle al meglio per risolvere eventuali problemi come, ad esempio, i fastidiosi effetti di rientro del segnale.

 

 

 

Andrea Borrini


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