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IO RESTO A CASA

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In questa situazione è consigliabile o possibile fare sport all’aria aperta?

I tre Decreti susseguitisi tra l’8 marzo e l’11 marzo 2020 , e poi man mano chiariti dai Ministeri e della Protezione Civile, vanno letti giuridicamente e unitariamente, come combinati disposti, e partono dall’intento di porre in essere “l’isolamento sociale” finalizzato alla non diffusione del Virus Covid-19.

“lo sport e le attività motorie all’aperto sono ammessi esclusivamente a condizione che sia possibile consentire il rispetto della distanza interpersonale di un metro” come confermato dalle Autorità governative nelle risposte a quesiti specifici.

La risposta affermativa si collega alle Linee Guida già dettate dal Ministero Della Salute, ed in ossequio al piano di Azione dell’OMS , che fa rientrare l’attività motoria tra quelle con finalità preventiva e che, quindi, collima con le disposizione normative ultime che hanno proprio intenzioni di salvaguardare la salute individuale e collettiva.

L’Oms raccomanda come attività di base gli esercizi di tipo aerobico, cioè quelli protratti nel tempo e di intensità non eccessiva, come camminare a ritmo sostenuto, correre.

 “L’attività fisica costituisce una delle più basilari funzioni umane. La salute ne dipende in misura importante lungo l’intero arco della vita. Com’è risaputo, i benefici per la salute derivanti dall’attività fisica comprendono un minor rischio di contrarre malattie cardiovascolari, ipertensione, diabete e alcune tipologie di tumore; essa svolge anche un ruolo importante nella gestione di talune affezioni croniche. Inoltre, l’attività fisica produce effetti positivi sulla salute mentale riducendo le reazioni da stress, l’ansia, la depressione e forse anche ritardando gli effetti della malattia di Alzheimer e di altre forme di demenza (A, B, C, D). E ancora, essa rappresenta un fattore determinante per il dispendio energetico ed è quindi essenziale ai fini dell’equilibrio energetico e del controllo del peso.

Detto questo si sottolinea, che le attività predette possono essere realizzate a condizione del rispetto della distanza interpersonale di un metro Vgs. DPCM richiamati.

Quindi andare a correre o camminare in GRUPPO è in contraddizione con le indicazioni anticontagio.

 

Lo sport non dovrebbe essere un fattore protettivo?

In linea generale un corretto stile di vita abbinato a un’attività fisica regolare consolida il  sistema immunitario .

Attività fisica intensa e sistema immunitario

L’ISEI (International Society of Exercise and Immunology) sottolinea come l’attività sportiva intensa e prolungata comporta, in soggetti predisposti, un “indebolimento” del sistema immunitario.

Al contrario, l’esercizio fisico regolare di moderata intensità (tipico del così detto fitness) “stimola” il sistema immunitario, esercitando sull’organismo effetti di tipo protettivo.

Riprendendo qui un recente articolo di Correre del 13 marzo:

“L’intensa attività sportiva è stata correlata a una situazione di ridotta sorveglianza immunologica di durata variabile (da 3 a 72 ore), denominata Open Window, in seguito alla quale virus e batteri avrebbero accesso facilitato nell’organismo – scrive a riguardo Negro”. Alcuni studi epidemiologici sottolineano come in percentuali variabili di atleti partecipanti a competizioni di endurance (35-65%) ci possa essere un aumento dell’incidenza di sintomatologie come febbre e mal di gola nelle due settimane successive all’evento sportivo”.

Il motivo “centrale” per cui può essere rischioso in periodi di emergenza epidemica effettuare allenamenti/attività motoria ad alta intensità e/o impegnativi è collegato al fatto che le cd “prime linee di difesa dell’organismo” vengono impegnate in una direzione che non è quella della difesa immunologica.

Tali “linee di difesa” vengono, infatti, indirizzate a livello muscolare per la gestione dei meccanismi di contenimento del danno post-esercizio, della modulazione infiammatoria locale e delle fasi iniziali e intermedie del recupero muscolare, fino alla completa riparazione e ricostituzione del tessuto.

Quindi oggi nella situazione di emergenza che stiamo vivendo, consigliamo di STARE A CASA e se si vuole svolgere una attività motoria deve essere MODERATA – INDIVIDUALE (da soli) e con interessamento aerobico.

 

Roberto Sara

Spinning® Master Instructor

 


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