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Un'intervista speciale: quattro chiacchiere con Fulvio Colini.

Un'intervista speciale: quattro chiacchiere con Fulvio Colini.

Un'intervista speciale: quattro chiacchiere con Fulvio Colini.

Quattro chiacchiere con Mister Fulvio Colini, un allenatore riconosciuto come lo “Special One” del Futsal (Calcio5) sul senso di team, alla luce dei tanti risultanti ottenuti in carriera in  équipe diverse.

 

1)    Cosa vuol dire per te che il team viene prima del singolo?

Intanto posso dire che sono pienamente d’accordo con questa cultura. Il team viene assolutamente prima del singolo, e l’ho spiegato ieri nella riunione di play off scudetto (26 aprile 2017) qui a Pescara a un gruppo che ha vinto la Coppa Italia un mese fa e che ha comunque terminato 1^ la regolar season 2017 del campionato. Ho ribadito che il team non è, in primis, un contenitore delle individualità ma il singolo deve lavorare perchè il suo apporto deve essere funzionale nel team con le sue caratteristiche specifiche.

Chi fa parte di un team deve essere/diventare “auto esigente[1]”…pensare che cio’ che sa fare bene puo’ imparare a farlo in meno tempo di quanto già è abituato a fare, pensare che puo’ farlo subito e avere lo stesso approccio in qualsiasi situazione …quando è in un palazzetto, in un stanza senza alcuno attorno o di fronte a migliaia di persone.

L’individuo deve diventare talmente autoesigente con se e essere bravo a “trascinare” i compagni in questo atteggiamento che, in risposta alle necessità del team e personali, si approccia in modo tale da mettersi nelle condizioni di creare step di crescita/miglioramento continuo. Una crescita che si autoalimenta sempre.

 

2)    Come ci si inserisce in questo sistema?

Io valuto se una persona è pronta ancor prima che arrivi da me e oltremodo perchè vado a predisporre informative tali che se il singola ha una coscienza di “autoesigenza” si stimoli e dia stimoli.

 

3)    Quanto è importante il desiderio di crescere e migliorarsi?

Fa parte del DNA di alcuni individui che occorre attenzionare ancor prima di partire con un progetto.

 

4)    Chi è al top come “convive” con questo aspetto?

Atteso quanto sopra, chi è al top sa che può essere proprio quello il punto di arrivo/discesa e quindi deve predisporsi a autorigenerarsi. Il mio atteggiamento quotidiano porta a vedere che questi atleti che oggi sono qui non hanno atteggiamenti “contemplativi” di dove sono e di cosa hanno fatto ma sono attenti “al presente”. Pensare al prima e al dopo toglie forza.


5)    Cosa ritieni importante oggi per un team leader?

Come unico player lo vedo un danno nel team, perché è un riconoscere un limite nel gruppo, io preferisco diversi team leader in diversi comparti che si fondono assieme: il contributo di ognuno di questi “leader di comparto” trascina gli altri con grande consapevolezza reciproca di questo, ma allo stesso tutti sanno di avere bisogno del compagno/collega per arrivare al top.

 

6)    Quanto vedi realizzato sin ora nella famiglia biancoazzurra (Pescaracalcio5 e Polisportivapescara) di ciò che abbiamo chiacchierato?

Abbiamo fatto molto ma possiamo ancora trovare un gruppo di navigazione permanente perche in questi anni abbiamo trovato tanti avvicendamenti; sarebbe un vantaggio nel tempo avere un nucleo che diffonde e “lancia” questo messaggio con continuità.

 

7)    Se ti accorgi che nel team uno “naviga” per se?

Se uno non entra mai nel gruppo viene allontanato, diverso è se uno durante la navigazione si distacca dall’autoesigenza e dalla disponibilità: a questo punto puo’ esserci un “accantonamento” che vuole portare al nuovo “trascinamento” nel team. Possono esserci durezza o partenalità, nuove possibilità, ma poi il gruppo deve continuare nella sua strada tracciata.

 

8)    Cosa se vuol dire per te “Alzare l’asticella”?

L’autoesigenza ci deve portare a una presa di coscienza che occorre crescere individualmente sempre per diventare un individuo di”gruppo” in breve tempo, senza sconti, e questo per essere pronti subito, nel breve periodo a arrivare a un livello superiore dal quale siamo partiti, o se vogliamo confermare i risultati degli anni passati.

 

 

Palmarès  - Mister Fulvio Colini

Competizioni nazionali

Roma RCB: 2000-01

Montesilvano: 2009-10

Luparense: 2013-14

Pescara: 2014-15

Nepi: 2004-05

Montesilvano: 2006-07

Luparense: 2012-13

Pescara: 2015-16

Pescara: 2016-17

Ladispoli: 1994

Perugia: 2005

Luparense: 2012, 2013

Pescara: 2015, 2016

Competizioni internazionali

Montesilvano: 2010-11

Individuale

  • Migliore allenatore del Mondo: 1 2011





[1] auto esigenza: la presa di coscienza del singolo che può essere determinante per un gruppo se si mette in discussione e desidera migliorarsi sia nell’approccio con i nuovi/vecchi compagni che nel voler ascoltare il coach nel migliorarsi sempre nelle direzioni richieste. Occorre predisposizione.


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